In nome dell’amore di Carmen Weiz – Recensione: Review Party

Oggi partecipo al Review Party de In nome dell’amore, il nuovo romanzo di Carmen Weiz.

Ringrazio l’autrice per la copia omaggio.

 

Per ogni epilogo esiste sempre un nuovo inizio…

 

All’età di vent’anni, Liselotte Loosli ha già imparato molto dalla vita. Sa cosa significa avere delle persone che dipendono da lei e dover contare i centesimi anche per andare a fare la spesa. Sa cosa vuol dire fare due lavori e non poter più inseguire i propri sogni. Sa che le persone amate ti possono lasciare, ma soprattutto sa cosa significa sentirsi sola, persa nel vento della vita.

 

Nathan Engel è il “Re Mida” della più grande banca di investimenti della Svizzera. Anche lui, però, ha un passato difficile, una voragine buia e tetra che non è ancora riuscito a lasciarsi alle spalle. Qualcosa cambierà quando i loro sguardi si scontreranno, perché Liselotte ha tanto da insegnargli sull’arte dell’amare.

Si può imparare di nuovo a fidarsi delle proprie emozioni e tornare a vivere attraverso gli occhi di qualcun altro?

 

 

Lui colleziona sogni e vittorie.

Lei raccoglie solo perdite e sconfitte.

 

Dalle foreste di pini in Svizzera alle spiagge desertiche e soleggiate nel sud del Brasile, Carmen Weiz torna in libreria con il secondo libro della serie Swiss Angels, un toccante Contemporary Romance, una storia di crescita personale, di felicità proveniente da una vera amicizia e della scoperta di un grande amore.

 

Nathan

Mi ero riscoperto in lei.

O forse non ci eravamo trovati affatto.

Forse, avevamo semplicemente deciso di perderci insieme.

 

Liselotte

Nelle favole e nei libri, l’amore conquistava tutto.

Nella mia vita, invece, l’amore aveva decretato la mia rovina. Avevo sempre saputo che Nathan non apparteneva alla mia favola.

Nonostante tutto, però, lui continuava a essere il mio inizio, il mio centro e la mia fine.

L’unico problema? Non facevo parte della sua storia.

 

E tu, cosa saresti capace di compiere in nome dell’amore?

 

La mia opinione.

In nome dell’amore vede come protagonista maschile Nathan, un personaggio che ho amato sin dalla sua prima apparizione ne La mia anima da custodire. Qui l’autrice ci racconta la sua storia, ci mostra come pian piano il ragazzo stia cercando di superare la grande delusione d’amore subita nel precedente volume della serie.

Nathan è un personaggio profondo, ha un passato difficile alle spalle e questo spiega la sua diffidenza, la sua freddezza e la sua ossessione per il lavoro.

La protagonista femminile di In nome dell’amore mi ha conquistato: lo ha fatto con la sua forza, il suo coraggio e con l’amore incondizionato verso la madre e il fratellino, per i quali è disposta davvero a qualsiasi sacrificio. Liselotte è al momento il mio personaggio femminile preferito tra tutti quelli creati da Carmen Weiz.

Il destino sembra voler unire i nostri protagonisti, non solo visiteranno insieme il Brasile, ma anche le vicende terribili del loro passato sembrano collegate. Come? Lo scoprirete solo leggendo In nome dell’amore. Questo romanzo è uno slow burn. I sentimenti dei due innamorati si sviluppano piano piano. Soprattutto quelli di Nathan. Devo ammettere che i primi quindici capitoli sono stati piuttosto lenti. Erano introduttivi, servivano per descrivere i due personaggi, per trasportarci in Brasile, facendocene conoscere il cibo e la cultura. Avrei preferito una descrizione meno enciclopedica in alcuni punti, però nel complesso sono soddisfatta. Dal sedicesimo capitolo in poi, invece, sono stata letteralmente travolta da un’ondata di forti emozioni, ho pianto e riso con protagonisti e mi sono lasciata trascinare dal vissuto di Nathan e Liselotte.

Lo stile della Weiz è come sempre molto curato, ricco di dettagli. In nome dell’amore è composto da più di 400 pagine, però la lettura si rivela piuttosto scorrevole.

Assegno a In nome dell’amore 4 stelle su 6.

 

Precedente L'incontro che ti cambia la vita di Ali Berg e Michelle Klaus - Recensione: Review Party Successivo Hawk di Kat Savage - Recensione: Review Party

Lascia un commento